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Dai territori al [FE]STIVALe: siamo 10mila! Verso la marcia popolare del 17 giugno

E’ da poco passato il [FE]STIVALe, ospitato a Bologna nel parco di Villa Angeletti, che in 12 ore di iniziative consecutive è stato attraversato da decine di migliaia di persone.
L’ennesima dimostrazione di forza solidale reale, in piena continuità con le carovane che quotidianamente da quasi un mese partono da PLAT e dagli altri punti di questa rete sociale per portare supporto attivo nei territori in cui continua l’emergenza. Un festival creato ed autogestito, quindi, dagli stessi volontari e dalle stesse volontarie che si rimboccano le maniche per spalare via il fango, che si attivano in prima persona per raccogliere fondi con l’ambizione di sostanziare una ricostruzione dei territori alternativa al passato, ma che allo stesso tempo conoscono bene i responsabili politici di questo disastro, che si organizzano per contestarli nelle piazze, che si mobilitano per sanzionare i loro palazzi.

La giornata ha preso il via con una partecipata conferenza scientifica chiamata “Non è perturbazione, è crisi climatica”, che grazie alla partecipazione di vari esperti del settore è stata capace di tracciare le radici politiche e amministrative che hanno contribuito a causare ed amplificare il fenomeno alluvionale, e che ha avuto la prospettiva di partire da questa consapevolezza per iniziare ad alludere ad un futuro fondato su basi completamente diverse da queste.
Decenni di devastazione ambientale, di cementificazione selvaggia, di fondi per opere come l’allargamento della tangenziale di Bologna o la costruzione del rigassificatore di Ravenna, e come se non bastasse un Governo che da più di un anno a già speso miliardi su miliardi di patrimonio pubblico per finanziare guerra, fame e distruzione: ecco il meccanismo di causa-effetto, ecco le radici del problema attuale che si trovano senza possibilità di smentita nelle scelte di ieri.

Ringraziamo quindi per questa possibilità di confronto:
>> Alessandro Bratti
Segretario Generale dell’Autorità distrettuale del Fiume Po-MiTE già Vice presidente dell’Agenzie Europea dell’Ambiente e Direttore Generale dell’ISPRA
>> Michele Munafò
Ispra, Responsabile Servizio per il sistema informativo nazionale ambientale;
Docente di pianificazione urbanistica all’Università La Sapienza
>> Susanna Corti
CNR, coordinatrice dell’unità di ricerca “Global Change” presso l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (CNR-ISAC)
>> Gabriele Bollini
docente di Progettazione e pianificazione sostenibile all’Università di Modena e Reggio Emilia; rappresentante della Rete Emergenza Climatica Ambientale (RECA)

Conferenza scientifica

Tutto il resto dell’evento è stato caratterizzato da una immensa varietà di banchetti, workshop e concerti, con un attraversamento capace di superare le 10 mila persone richiamate dalla necessità di contribuire in modi e forme diverse alla prospettiva di una ricostruzione sociale in grado di farci uscire dalla mestizia di questo presente. Infatti, il festival e il crowdfunding ad esso associato hanno avuto come scopo, oltre che la necessità di porre al centro del dibattito pubblico il tema politico di mal gestione del territorio che questa alluvione ha portato con sé, quello di raccogliere – nel piccolo a cui possiamo ambire – fondi.
Quegli stessi fondi che questo governo non è stato ancora capace di stanziare dopo un mese dalle raffiche di pioggia che hanno messo in ginocchio questa regione. Quegli stessi fondi che sappiamo verranno stanziati tardi e in maniera mirata per ricostruire una normalità tossica come quella appena conclusasi. Quei fondi che dobbiamo essere in grado di direzionare verso le necessità e i desideri di chi realmente vive i territori, fuori dall’arricchimento di colossi del cemento e speculatori.

Sul palco di questa domenica si sono esibiti gratuitamente e spinti dal nostro stesso spirito solidale:
DJ GRUFF
DOLCENERA
GODBLESSCOMPUTERS
LUCA BASSANESE
B-BOAT
MODER
DEMONACO
GIARGO IN ARTE
INFLOW / Quael& add+
BANDA POPOLARE DELL’EMILIA ROSSA
SYNTH-O-MATIC
CALABROLESI ROCK BAND

Foto dalla zona concerti by Michele Lapini

il [FE]STIVALe non è stato traguardo, non è stato la fine di un percorso ma la prova lampante che bisogna andare avanti, che giorno 17 bisogna portare 10mila stivali in giro per la città Bologna, trasformandola, ricostruendola diversa da prima. Uno stravolgimento radicale che deve comprendere sia questa città, che questa la regione, che tutto il mondo a noi circostante.

17 GIUGNO: FERMIAMOLI

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